L’anacardo, il frutto oleoso già conosciuto per le sue elevate qualità gustative e nutrizionali, secondo un recente studio vanterebbe anche interessanti proprietà anti-diabete.
Lo sostengono i risultati ottenuti da un’equipe di ricercatori dell’Università di Montreal (Canada) in collaborazione con l’Università di Yaoundé (Camerun),n pubblicati sull’autorevole rivista Molecular Nutrition and Food Research Journal.
Gli anacardi, grazie alla loro dimostrata prerogativa di aiutare le cellule dei muscoli ad assorbire gli zuccheri presenti nel sangue, sarebbero dunque in grado di aiutare a prevenire il diabete di tipo 2, detto anche dell`età adulta o non insulino dipendente.
In Italia, secondo le fonti Istat 2009, vivono circa 2.900.000 persone affette da questa patologia, ossia il 5% delle donne e il 4,6% degli uomini.
Il diabete è considerato una patologia particolarmente pericolosa anche a causa delle sue frequenti degenerazioni in complicazioni cardiovascolari.
Pierre Haddad, docente di farmacologia alla facoltà di Medicina dell`Università di Montreal, principale autore dello studio, ha dichiarato che “tra tutti i frutti sottoposti a esperimento solo i semi di anacardio hanno dimostrato di stimolare notevolmente l`assorbimento dello zucchero nel sangue da parte delle cellule muscolari.
Il nostro studio – ha concluso Haddad - convalida l`uso tradizionale di certi prodotti che potranno servire per creare nuove terapie orali”. In attesa che vengano sviluppate, da oggi esiste un motivo in più per scegliere gli anacardi naturali come snack per il prossimo aperitivo.