Kiwi
Il kiwi appartiene alla famiglia delle Actinidiaceae, una famiglia di piante originaria della parte meridionale della Cina. Fu introdotto in Europa e in Oceania agli inizi del Novecento. Le prime testimonianze della diffusione del kiwi in Italia risalgono ai primi anni ’30 ma fu negli anni ’80 che conobbe una diffusione capillare nella penisola.
Cos’è il kiwi?
Il kiwi è il frutto dell’Actinidia deliciosa. Si tratta in realtà di una bacca che si presenta con una polpa verde brillante, la buccia marrone scuro e pelosa e semi piccoli e neri disposti a raggiera intorno al centro della bacca.
Aspetti botanici e origini del kiwi
Le piante del genere Actinidia sono originarie della valle del fiume Yang Tze, in Cina. In questa zona, le popolazioni si dedicano alla raccolta dei frutti fin da tempo immemore, come dimostrato da testimonianze sull'uso dell’Actinidia risalenti al 1200 a.C. Fu l’esploratore Robert Fortune a introdurre il frutto in Europa per la prima volta, nel 1847, sulla scia di una spedizione organizzata dalla Royal Society of Horticulture di Londra.
La pianta del kiwi appartiene alla famiglia delle Actinidiaceae. Queste piante sono perenni, rampicanti o rimescolanti, per lo più decidue, anche se alcune sono sempreverdi, e presentano un apparato radicale superficiale. Le piante di kiwi sono definite dioiche, ossia esistono esemplari che generano frutti e altri che producono unicamente polline. Le piante con germogli giovani possono raggiungere un'altezza di oltre 9 m. Le piante di Actinidia presentano un fusto legnoso con tralci che portano gemme miste (da cui si originerà un germoglio fertile) e gemme a legno. Producono foglie caduche e cuoriformi con lunghi piccioli, pelose sulla pagina inferiore, non equamente modellate e colorate. L’impollinazione delle piante è portata a termine nella stragrande maggioranza dei casi ad opera di insetti impollinatori. I fiori sono formati da cinque petali e cinque sepali, misurano dai 5 ai 7 cm di lunghezza, sono larghi, di color giallo acceso e profumati. Botanicamente, i frutti delle varie specie di Actinidia sono bacche con un peso che può andare da 30 g (cultivar Monty) a 120/150 g (cultivar Hayward). I frutti possono essere singoli, in grappoli di 3-5 oppure in infruttescenze di 30 e più elementi. Le dimensioni del frutto stesso sono variabili, così come la sua forma, la tomentosità, il colore e la consistenza della polpa. La polpa è mediamente succosa, profumata, acidula o zuccherina. Si presenta di colore verde o giallo (solo in A. chinensis) più o meno intenso, con la parte centrale di color bianco crema (columella) e con molte file di semi minuscoli marroni-neri.
Kiwi varietà
Riportiamo di seguito alcune delle varietà commerciali di kiwi più interessanti, relative alle specie A. deliciosa e A. chinensis:
- HAYWARD (A. deliciosa): da solo copre circa il 90% del kiwi coltivato. Il frutto supera i 100 g, con buccia di colore bruno e polpa verde paglierino brillante, mediamente succosa e acidula. Si caratterizza per l’elevata conservabilità.
- TSECHELIDIS (A. deliciosa): frutti di forma cilindrica e grandi dimensioni (peso medio 170 g). Questa varietà di origine greca presenta una polpa di un bel verde brillante.
- JINTAO (A. chinensis): varietà ottenuta da piante selvatiche in Cina. I frutti si attestano sui 100 g, presentano una forma allungata e cilindrica. La polpa è gialla e la conservazione elevata.
- HONGYANG (A. chinensis): è tra le prime varietà introdotte a presentare il cuore della polpa di colore rosso. I frutti pesano meno di 80 g, di forma cilindrica e scarsa conservabilità.
Kiwi proprietà e benefici
I kiwi sono ricchi di fibre, magnesio, potassio, rame, manganese, vitamina C, vitamina E e omega 3. Sono inoltre fonte di calcio, fosforo, vitamina B6 e acido alfa-linolenico (ALA).
Kiwi Curiosità
Il kiwi si consuma tal quale, in confettura o come succo. Se avete acquistato dei kiwi troppo acerbi e desiderate farli maturare velocemente seguite questa procedura: prendete i kiwi acerbi e chiudeteli in un sacchetto di plastica insieme a due mele, deponendo in seguito il sacchetto in un ambiente caldo. Le mele chiuse nel sacchetto liberano un gas chiamato etilene che è in grado di accelerare la maturazione dei kiwi; due giorni il tempo richiesto.
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Fonti
Francesca Buccella, I macro e micronutrienti nella frutta secca, disidratata, nei semi oleosi e nei prodotti macinati, NutsforLife Edizioni, 2020
