

Acquista online le albicocche essiccate biologiche (albicocche secche bio), senza zuccheri aggiunti (contiene naturalmente zuccheri).
Le nostre albicocche essiccate biologiche sono certificate BIO, coltivate con cura senza l’uso di pesticidi e di conservanti nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
Puoi comprare le albicocche disidratate bio in confezioni ideali per veri appassionati di frutta secca.
Scopri i benefici delle albicocche secche bio, le nostre analisi hanno messo in evidenza che 100 g di albicocche disidratate bio contengono:
Il caratteristico colore scuro è dovuto alla naturalità del prodotto e all'assenza di conservanti.
Ingredienti: albicocche biologiche. Può contenere tracce di ARACHIDI e FRUTTA A GUSCIO.
Origine: Turchia
Formato: 1kg
Qualità etica
Prezzo
conveniente
Esclusiva Frutta
e Bacche
Valori nutrizionali
Ingredienti | Ingredienti: albicocche biologiche. Può contenere tracce di ARACHIDI e FRUTTA A GUSCIO. |
Peso | 1kg |
Modalità di conservazione | Conservare in luogo fresco e asciutto. |
BIO | Organismo di controllo autorizzato dal MiPAAF IT-BIO-009; Agricoltura non UE; Operatore controllato n. B808 |
Dichiarazione nutrizionale | valori medi per 100 g: |
Energia | 1234 kJ / 291 kcal |
Grassi | 0.5 g |
di cui acidi grassi saturi | 0 g |
Carboidrati | 65 g |
di cui zuccheri | 34 g |
Fibre | 7.4 g |
Proteine | 3.0 g |
Sale | 0.01 g |
Rame | 0.37 mg (37% VNR*) |
Potassio | 1352 mg (68% VNR*) |
Fonte | analisi Euro Company |
Indicazioni | I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico. |
Origine | Turchia |
Nutrienti | Potassio, Rame |
VNR | *Valore Nutritivo di Riferimento |
Etichetta e confezionamento | Le immagini sono inserite a scopo illustrativo, il prodotto può subire modifiche in base alla disponibilità di magazzino e alla grammatura selezionata. |
Prodotto | Albicocca |
Curiosità
Una leggenda racconta che in origine l’albicocco era solo una pianta ornamentale con bei fiori bianchi. Quando l’Armenia venne invasa dai nemici fu ordinato di abbattere tutti gli alberi che non producevano frutto per ottenerne legname, e questo sarebbe stato anche il destino dell’albicocco se una fanciulla non avesse pianto sotto la sua chioma per tutta la notte. Al mattino sull’albero erano cresciuti dei frutti dorati: le albicocche, appunto. In altre leggende l’albicocca viene anche indicata come il frutto proibito assaggiato da Adamo ed Eva, al posto della mela. Un’altra notizia si ha dai trattati medici arabi: pare che venisse usato per curare il mal d’orecchi. Nella tradizione popolare inglese sognare l’albicocca porta fortuna, mentre altrove simboleggia la timidezza in amore; secondo un’altra versione se la si sogna secca preannuncia perdite e danni.
Le albicocche possono essere considerate una fonte di diversi fitocomposti come polifenoli e carotenoidi. I polifenoli, come la quercitina e la catechina, hanno un elevato potere antiossidante ed antinfiammatorio contribuendo a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. La catechina, responsabile anche degli effetti benefici del tè verde, può agire inibendo
l’azione di enzimi pro-infiammatori. Inoltre ci sono studi che dimostrano come una dieta ricca di catechine possa aiutare a proteggere i vasi sanguigni e mantenere la pressione sanguigna sotto controllo. I carotenoidi sono composti vegetali di natura lipidica che si distinguono per il loro colore giallo-rosso. Possono avere sia un’attività vitaminica come precursori della vitamina A sia un’attività antiossidante. Tra i carotenoidi abbiamo le xantofille, composti oggetto di diversi studi a dimostrazione del loro effetto protettivo sulla vista. La luteina, tra queste, è particolarmente associata con un effetto di protezione della retina, la membrana più interna del bulbo oculare che funge da fototrasduttore, captando gli stimoli luminosi e convertendoli in segnali bioelettrici, che a loro volta vengono inviati al cervello attraverso le fibre del nervo ottico. Le albicocche sono ricche di fibre, importanti per la salute dell’apparato digerente. Di queste fibre molte sono di tipo solubile e aiutano anche a regolare i livelli di colesterolo nel sangue. Questi frutti sono anche ricchi di potassio, minerale che svolge moltissime funzioni nell’organismo, ad esempio interviene nel funzionamento del sistema nervoso e muscolare. Inoltre aiuta a mantenere la pressione sanguigna nella norma.
Storia
L’origine dell’albicocco è triplice: cinese, centro-asiatica e caucasica, tutte zone dove la specie è diffusa fin dal 3000 a.C. Dagli areali di origine, grazie alle carovane dei mercanti, si estese lentamente verso Ovest, attraverso l’Asia centrale, raggiungendo l’Armenia e il Medio Oriente. Il suo binomiale botanico Prunus armeniaca è dovuto alla convinzione, da parte di Linneo, delle origini armene della pianta. L’Armenia rimane uno snodo fondamentale per la diffusione di questo albero, da lì venne introdotta in Grecia e in Europa, grazie soprattutto alle spedizioni di Alessandro Magno, prima, e dal generale romano Lucullo, poi, che fecero conoscere in Occidente diverse varietà di piante fino ad allora ignote. I romani la introdussero in Italia e in Grecia nel 70-60 a.C., ma la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo fu consolidata successivamente dagli arabi. L’albicocco tuttavia fino al secolo scorso non ha avuto una reale diffusione in Europa e in America, che raggiunse grazie ai coloni inglesi. L’albero cresce spontaneo anche sull’Himalaya attorno ai 3.000 metri di altezza grazie alla resistenza del fusto verso il clima rigido.
Per quanto riguarda il nome i romani la chiamavano armeniacum, cioè mela armena perché da lì proveniva, o anche praecox, cioè “precoce” perché maturava prima della pesca e da questa radice è derivato il termine greco praikokion. Il nostro “albicocca” – così come l’abricot francese, l’apricot inglese e lo spagnolo albaricoque – deriva invece dall’arabo albarquq. A sua volta il frutto ha dato il nome a una tonalità di arancione chiaro, a metà tra giallo e rosa.
L’albicocco è un albero di modeste dimensioni, allo stato selvatico può raggiungere addirittura i 12-13 metri d’altezza, mentre nelle coltivazioni viene tenuto sotto i 3,5 metri per comodità di cura e di raccolta; è una specie caducifoglia che entra in riposo vegetativo durante l’inverno.
La pianta ha un portamento variabile a seconda dell’habitus vegeto-produttivo. Le radici si sviluppano in profondità, tanto che necessitano di terreni con un franco di coltivazione di almeno 50-80 cm. Il fusto presenta una scorza rosso-scura e fessurata longitudinalmente. La larghezza media del tronco è di 7-8 cm, ma varia da una cultivar all’altra. Le gemme, inserite sul nodo, possono essere a legno e a fiore: le prime hanno una forma conica mentre le seconde sono tondeggianti e, generalmente, localizzate su rami di un anno; a differenza delle Pomacee, nell’albicocco e nelle altre Drupacee non sono mai miste.
I rami di un anno sono rossicci e lenticellati di bianco; a seconda della vigoria e della distribuzione delle gemme a fiore lungo il loro asse, si distinguono in tre categorie: • il ramo misto è mediamente vigoroso e provvisto di gemme a fiore e a legno (in base alla cultivar le gemme a fiore possono essere distribuite lungo tutto il ramo, nella parte basale o in quella terminale); su di esso possono esserci anche gemme pronte che danno origine a germogli durante la ripresa vegetativa stessa (sono detti rami anticipati), mentre le gemme a legno si sono formate nell’annata precedente la ripresa vegetativa; • il brindillo è un ramo esile dal diametro approssimativo di una matita, della lunghezza di una decina di centimetri ed è provvisto prevalentemente di gemme a fiore, mentre quella terminale lungo l’asse è a legno; • il dardo fiorifero, o mazzetto di maggio, è un rametto lungo pochi centimetri con una corona di gemme a fiore e quella centrale a legno.
Le foglie sono alterne, lisce, picciolate, cuoriformi, con delle ghiandole più o meno rotonde, dal margine seghettato. All’inizio della loro formazione si presentano rossicce poi diventano di colore verde intenso e lucide.
I fiori sono sessili (inseriti sul ramo senza peduncolo), ermafroditi, campanulacei, solitari o accoppiati. Sono singoli, ma sbocciano a gruppetti situati all’attaccatura delle foglie. Variano dal bianco a un delicato colore rosato. Hanno cinque sepali e petali e molti stami eretti. L’albicocco generalmente è una pianta autofertile, alcune recenti cultivar nord americane e canadesi sono parzialmente autosterili (il polline dello stesso fiore non svolge la fecondazione), per cui necessitano di varietà impollinatrici. L’impollinazione è entomofila, operata dalle api e da altri insetti pronubi.
Il frutto è una drupa quasi sessile di forma rotonda. La drupa è un frutto carnoso indeiscente fornito di epicarpo membranoso, di mesocarpo carnoso e di un endocarpo che si lignifica (nocciolo). Nel caso specifico dell’albicocca, è separata da un solco avente una profondità variabile chiamato “linea di sutura”. Ha una dimensione tra i 3,5 e i 6 cm. La buccia, o epicarpo, può essere liscia o pelosa, di colore giallo che si tinge di rosa nelle parti esposte al sole. La polpa, o mesocarpo, è gradevole, fragrante e fondente, e il nocciolo, o endocarpo, è legnoso e può aderire o meno al mesocarpo.
Conservazione
Puoi conservare le albicocche essiccate biologiche al naturale in luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di calore e umidità. Ecco 4 consigli utili:
Prezzo conveniente
Per noi prezzo conveniente significa proporre albicocche essiccate biologiche senza zuccheri aggiunti (contiene naturalmente zuccheri) accessibili a tutti. Vogliamo, da un lato, dare il giusto valore alle materie prime per ottenere un prodotto di qualità, dall’altro soddisfare le tue esigenze di prezzo. Stabiliamo infatti relazioni eque e di lungo termine con i nostri produttori, lontani dalla logica del prezzo più basso e basate sulla fiducia, cercando di offrirti il prodotto migliore e più naturale possibile.
Non solo, scegliendo grammature superiori delle albicocche essiccate bio contribuisci anche tu alla riduzione dell’uso di plastica.
Quanto costano le albicocche disidratate bio al chilo?
Il costo delle albicocche disidratate biologiche al kg è determinato in base alla qualità, alla varietà e all’origine delle albicocche. Noi di Frutta e Bacche abbiamo selezionatole migliori albicocche disidratate bio nel rispetto della filiera, degli agricoltori e della materia prima. Il prezzo al kg delle albicocche disidratate biologiche è di 13,50€.
Proprietà
Le nostre analisi hanno messo in evidenza che 100 g di albicocche disidratate bio contengono:
Recensioni
ottime
Conservate in frigo nella loro confezione sigillata, insieme a prodotti similari acquistati da altri fornitori. Purtroppo hanno fatto le larve.. problema packaging?
Buongiorno e grazie per la sua recensione. Le abbiamo risposto in privato per maggiori informazioni.
Staff Frutta e Bacche
sembrano bruciate, chiedo se è un effetto normale della essicatura o se è una partita riuscita male
Buongiorno e grazie per la sua recensione. Il caratteristico colore scuro delle nostre Albicocche Disidratate Biologiche è dovuto alla naturalità del prodotto e all'assenza di conservanti (anidride solforosa). Le nostre albicocche essiccate infatti non contengono ingredienti aggiunti, per rispettare al massimo la materia prima. Staff Frutta e Bacche
Sono grandi sì, non c'è che dire, ma il sapore non c'è. La consistenza è mangiabile in percentuale minima, ci metterete una infinità a finire il pacchetto perchè riuscire a mangiarne una è tanto. Non basta essere bio, la qualità serve, e nonostante il prezzo non so dove sia il problema, ma la qualità non è alta.
La ringraziamo per il suo riscontro, le abbiamo inviato un'email per maggiori informazioni.
Staff Frutta e Bacche
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