Mango
Il mango è ritenuto tra i frutti più famosi al mondo, conquistandosi il nome di “Re dei frutti” e tante tradizioni da ogni parte del mondo sono legate a esso. Frutto originario dell’India, la parola mango deriva dalla parola Tamil “maangai”. Quando il mango è stato importato nelle colonie americane era conservato in salamoia per mancanza di refrigerazione. Altri frutti conservati in salamoia, iniziarono ad essere chiamati “mangoes” e successivamente la parola mango è diventata un verbo che significa “mettere in salamoia”. Considerato il frutto nazionale dell’India, il mango è presente nella raffigurazione induista del dio Ganesha come simbolo della perfezione.
Che cos’è il mango?
Il mango è il frutto della Mangifera indica, appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae, originaria del Sudest asiatico oggi coltivata in diverse parti del mondo. Il frutto è una drupa ovoidale rotonda o oblunga, con un mesocarpo carnoso e succoso.
Aspetti botanici e origini del mango
Il mango ha origine ai piedi dell’Himalaya, sul versante indiano. Appartiene al genere Mangifera, che è composto da circa 30 specie di alberi da frutto tropicali della famiglia delle Anacardiaceae. India e Cina attualmente sono i maggiori produttori mondiali. In Italia si trova qualche coltivazione nel meridione, in particolare in Sicilia. È un frutto molto antico, si presume che venisse coltivato già 6000 anni fa. La sua esistenza è documentata negli scritti indù risalenti al 4000 a.C., in particolare dai monaci buddisti che erano dediti alla sua coltivazione. Il mango è considerato da quelle popolazioni del sud-est asiatico un frutto sacro, perché si diceva che il Buddha stesso meditasse sotto un albero di mango. I suoi semi viaggiarono a partire circa dal 300 o 400 d.C. I portoghesi, sbarcati a Calcutta nel 1498, furono i primi a stabilire un commercio di mango, mentre gli esploratori spagnoli portarono questo frutto in Sud America e Messico nel 1600. Il Mango, oggi, è un ingrediente fondamentale nelle cucine di tutti i paesi tropicali e subtropicali.
Per quanto riguarda il frutto, esiste una certa variabilità dal punto di vista del colore, della forma e dimensione in base alla cultivar. L’epicarpo (lo strato più esterno) è di colore verde – amaranto prima della maturazione per poi virare sul giallo e verde mentre il mesocarpo può avere diverse tonalità di giallo che si avvicinano spesso al giallo intenso. La polpa è particolarmente carnosa, con la consistenza simile a quella di una pesca, con presenza di filamenti dati dalle fibre che partono dal nocciolo, ove la quantità dipende sia dal tipo di cultivar sia dalla qualità delle acqua d’irrigazione.
Mango varietà
Al mondo esistono moltissime varietà di mango diverse: secondo la letteratura arriverebbero perfino a un centinaio, anche se quelle maggiormente commercializzate sono: Honey, Francis, Haden, Keitt, Kent, Tommy Atkins e Palmer. Le varietà più comuni per il consumo fresco sono Kent e Keith, molto apprezzate in Europa, così come l’Osteen. Portogallo e Spagna acquistano volentieri anche la varietà Palmer. Negli Stati Uniti, la varietà maggiormente prodotta e commercializzato è la Tommy Atkins, che è però molto fibrosa e commercializzata a buon mercato, anche grazie all’ottima resistenza. Segue la varietà Ataulfo, oggi conosciuta come Honey: una specie sudamericana anch’essa molto apprezzata negli Stati Uniti. Nei paesi asiatici come il Pakistan, invece, viene coltivato un tipo di mango esteticamente diverso dagli altri (come il Sindhri e il Chaunsa) ma che non ha nulla da invidiare alle altre varietà più dolci: i mango pakistani sono infatti considerati tra le migliori varietà attualmente presenti sul mercato mondiale.
Mango proprietà
Il mango è un frutto ricco di proprietà e benefici per il nostro organismo tra i quali:
- regolarizza l’attività intestinale
- aumenta le difese immunitarie
- rinforza le ossa
- è fonte di vitamine
- contrasta la stanchezza
- contrasta l’affaticamento muscolare.
Il mango è ricco di fibre, rame e vitamina C. È inoltre fonte di magnesio, manganese, niacina, vitamina A e vitamina E.
Mango curiosità
Il mango è particolarmente presente nella cucina indiana, dove un modo popolare per mangiarlo è spappolarlo e addensarlo con latte o panna per creare una salsa da accompagnare con dischi fritti di pane soffiato. Un’altra preparazione con questo frutto è il Lassi, una bevanda popolare che viene preparata mescolando manghi maturi (o polpa di mango) con il latticello e zucchero. Un’altra specialità prevede che i manghi acerbi vengano tagliati, essiccati e ridotti in polvere, ottenendo così l’amchoor, una preparazione tradizionale indiana usata per cucinare: grazie al suo sapore particolare conferisce acidità e freschezza ai piatti. Oltretutto c’è anche un altro tipo di farina derivante da semi di mango. I semi sono anche mangiati durante i periodi di scarsità di cibo, purtroppo frequente in certe zone. A Sidney, Australia, ogni anno a Dicembre ha luogo l’“Australian Mangoes Mess-tival”, un festival del mango dove gli appassionati e produttori si riuniscono per celebrare questo frutto attraverso giochi, assaggi, confronti e sfide basate su chi mangia più mango davanti al pubblico. In Thailandia, uno dei dolci locali più famosi è il Mango Sticky Rice: cioè riso, mango a fette e latte di cocco dolce. Il mango è comunemente venduto da venditori ambulanti su carretti tradizionali.
Mango essiccato
Per la preparazione di mango essiccato si selezionano manghi sodi, maturi e senza fibre che vengono sottoposti a blanching. Segue un lavaggio in acqua pulita e pelatura, per poi procedere al taglio in sezioni fino a 6 mm. Le fette vanno cosparse in un vassoio per l’essiccazione.
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Fonti:
Nutspaper Ananas e Mango 2/2017
I macro e micro nutrienti nella frutta secca, disidratata, nei semi oleosi e nei prodotti macinati, Francesca Buccella
