Castagne: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarle

Castagne: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarle

Castagne

Quando l’autunno si intrufola tra le foglie degli alberi che s’infiammano di giallo e di rosso, in ogni centimetro di cielo color carta da zucchero, nell’aria che profuma di vendemmia, non c’è niente di meglio che riscaldare gli animi e il cuore, gustando un cartoccio di castagne fumanti!

Il Castagno Europeo (Castanea Sativa) è una pianta molto longeva, che può raggiungere e in alcuni casi superare anche i dieci secoli di età.

Scopriamo insieme tutti i segreti e le caratteristiche della castagna.  

La Castagna

Cosa sono le castagne?

Le castagne fanno parte della categoria della frutta a guscio. Sono i frutti del castagno, albero appartenente al genere Castanea, costituiti da una buccia liscia che racchiude un seme secco, ovvero la parte commestibile della castagna.

Aspetti botanici delle Castagne

Il Castagno Europeo (Castanea Sativa) appartiene al genere Castanea e alla famiglia delle Fagaceae. Generalmente è una pianta che non vive isolata ma forma dei grandi gruppi, chiamati appunto castagneti. È un albero maestoso e imponente, alto dai 15 ai 20 centimetri, capace di raggiungere un’altezza pari a 35 metri. La pianta è molto robusta e si aggrappa al suolo grazie alle radici laterali che esplorano il terreno in profondità. Il fusto e i rami hanno una corteccia liscia e brillante, di colore che varia dal rosso all’olivastro sino a diventare, dopo una decina di anni, di colore bruno grigiastro. La chioma è rotondeggiante e negli alberi adulti può raggiungere un diametro di 20 – 25 metri.  

I frutti delle Castagne

Il germogliamento avviene a primavera inoltrata, indicativamente tra fine marzo e fine aprile, in ragione del fatto che la pianta ha bisogno di calore. Il periodo che intercorre fra la comparsa delle prima foglie e la maturazione dei frutti varia da 140 a 185 giorni e la fioritura ha inizio fra giugno e luglio. Nel periodo che va da agosto a ottobre si verifica la maturazione e la caduta dei frutti che, una volta raccolti, possono essere privati di eventuali residui terrosi mediante un rapido lavaggio in acqua fredda, seguito da una perfetta asciugatura in un ambiente ventilato.  

Produzione e lavorazione delle Castagne

Possiamo trovare due tipologie di castagne secche al supermercato: quelle morbide, che si possono consumare subito (ma più deperibili) e quelle dure che prima di essere mangiate, vanno messe in ammollo. Per l’essicazione si prediligono frutti piccoli, zuccherini e facilmente pelabili. Il trattamento del prodotto avviene con aria deumidificata a basse temperature, così da lasciare inalterati la fragranza, il colore e l’aroma.

  • Essicazione: non è raro che l’operazione di essicazione avvenga ancora come una volta, svolgendosi all’interno di appositi seccatoi. Si tratta di edifici a due piani in pietra o in mattoni posti vicino al castagneto, con il tetto ricoperto da lastre di pietra. I due piani sono separati da un graticcio, sul quale sono disposte le castagne che può contenere fino a 150 quintali di frutti. Questi, una volta scaricati, sono distribuiti per formare uno strato uniforme, al centro del pavimento sottostante giace il fuoco alimentato a legno e bucce di castagno. Il fuoco rimane acceso ininterrottamente per un periodo di 20 – 40 giorni, fino alla completa essicazione del frutto.
  • Pestatura (o battitura): l’operazione prevede la separazione della buccia secca dal frutto.
  • Cernita: le castagne sono sottoposte a una cernita manuale per eliminare quelle difettose e infine vengono commercializzate o inviate ai molini per ottenere la farina di castagne.

 

Paesi di produzione e varietà delle Castagne

Coltivato da secoli nei territori dell’Europa Meridionale e Centrale, le origini del castagno sono molto antiche e incerte. La maggior parte dei botanici ritiene che provenga dai territori europei, ma altri pensano che sia originario dell’Asia Minore. I Romani si dedicarono alla loro coltivazione e furono i primi a favorire la sua espansione in Europa. In epoca contemporanea è aumentata esponenzialmente la produzione di questo frutto, concentrandosi soprattutto in Asia ed in Europa. L’Italia rimane stabilmente ai vertici dei Paesi produttori europei, insieme a Portogallo e Spagna. In Asia la maggior parte della produzione è concentrata in Cina. In Italia esistono diversi tipi di castagne che nel corso degli anni, hanno ottenuto il riconoscimento DOP e IGP. Le castagne riconosciute in Italia sono quattro, le prime tre IGP, l’ultima DOP: Castagna di Cuneo, Castagna del Monte Amiata, Castagna di Montella, Castagna di Vallerano. Tra le varietà ricordiamo: i marroni, così considerati i frutti di castagno che presentano all’interno della buccia i frutti interi. Le specie più diffuse sono Marrone Fiorentino, Marrone di Caprese Michelangelo, Marrone di Viterbo e Marrone di Marradi. Per le castagne invece sono previste numerosissime varietà di derivazione dal castagno europeo e diffuse nelle diverse zone italiane come la Castagna della Madonna di Canale d’Alba, la Bracalla, la Garrone Rosso, la Pistoiese. Le castagne Eurogiapponesi derivano da un incrocio tra il castagno europeo e quello giapponese, le varietà più note sono: Primato, Precoce Migoule, Bournette, Marsol.  

Valori nutrizionali dei marroni

I marroni sono il frutto per eccellenza dell’autunno e possono essere gustati tutto l’anno cotti al vapore e conservati in speciali confezioni che mantengono inalterato il loro inconfondibile gusto, la consistenza e la fragranza. Sono uno spuntino saziante con un discreto contenuto calorico; 100 g di marroni cotti al vapore apportano 153 kcal e, come ogni alimento, è bene consumarli con moderazione all’interno di una dieta varia ed equilibrata. I marroni cotti contengono alcune minerali in quantità significativa: il potassio, il rame e il manganese. Ricordiamo inoltre che i marroni cotti sono a basso contenuto di grassi, sono ricchi di fibre e che contengono folato, il quale contribuisce alla crescita dei tessuti materni in gravidanza, interviene nel processo di divisione delle cellule, contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario, alla normale funzione psicologica e alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento.  

Curiosità

Sapevi che, in Corsica le Castagne danno il nome a una zona molto particolare dell’isola, la Castagniccia? Situata nella parte orientale dell’isola - quella che guarda l’Italia - deve il suo nome a enormi castagneti che la ricoprono. Le popolazioni vivevano in passato dei prodotti derivati dai castagneti e ancora oggi con questo frutto si produce la principale birra dell’isola. Anche a Marradi, paesino incastonato tra la Romagna e la Toscana da cui proviene un tipico marrone, la castagna viene utilizzata in questo modo.  

Dove acquistare le castagne online?

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Fonti:
Nuts Book
Analisi Nutrizionali Eurocompany

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