Cocco: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarlo

Cocco: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarlo

Cocco

Il cocco, definito “albero della vita” dagli abitanti dei paesi produttori, è attualmente coltivato in tutti i paesi tropicali, oltre che in Asia, in America centrale e meridionale e in alcuni paesi dell’Africa. Dall'essiccazione del cocco si ottiene il cocco disidratato, che sprigiona tutto il gusto e il profumo del cocco fresco in ogni momento dell’anno.

In questo articolo, scopriamo insieme tutti i benefici, le varietà, gli aspetti botanici e le proprietà del cocco.

Cos’è il cocco?

Il cocco, più esattamente la noce di cocco, è il frutto della pianta arborea Cocos nucifera, comunemente detta palma di cocco. I frutti di forma ovoidale, definiti “drupe” in termini botanici, raggiungono in media i 20-30 cm e hanno un peso medio che varia da 1 kg a 2 kg.

Aspetti botanici e origini del cocco

Il nome scientifico della pianta del cocco è Cocos nucifera, conosciuta anche come palma da cocco, palma del cocco o semplicemente cocco. L’origine della palma da cocco rappresenta tutt’oggi un mistero: si pensa che la pianta sia originaria dell’Asia sudorientale (Malesia, Indonesia e Filippine) e delle isole tra l’Indiano e il Pacifico, da cui poi è stata introdotta in India e in Africa orientale. Questa pianta della famiglia delle Arecaceae (che raggruppa più di 2400 specie di piante) è ancorata nel terreno da alcune radici robuste e da una massa basale di radici fibrose, che si diffondono in tutte le direzioni fino a 10 m e oltre per raggiungere le falde acquifere. Il tronco slanciato, molto flessibile, può avere una colorazione marrone, grigio cenere o quasi bianco, con una corteccia levigata. Alla sommità del tronco si trova una corona composta da 30-40 foglie grandi (dai 4 m ai 6 m di lunghezza), disposte in modo tale da ricevere la massima luce solare. La palma di cocco presenta piccoli fiori sia maschili che femminili, con una colorazione che va dal bianco al giallo chiaro. I fiori maschili e quelli femminili sono disposti a grappolo nella stessa infiorescenza. Ogni pianta porta annualmente dalle 12 alle 15 infiorescenze. I fiori maschili sono i primi ad aprirsi, spargendo così il polline, dopodiché appassiscono e cadono. Una volta che si è verificata l’impollinazione e la fecondazione, i frutti maturano in circa 12 mesi. Quando sono maturi, nella maggior parte delle varietà i frutti cadono, ma alcuni rimangono attaccati alla pianta.

Frutto del cocco

Il frutto del cocco è una drupa, comunemente chiamata noce di cocco, e si compone di più parti:

  • Esocarpo: è la buccia liscia e sottile del cocco e può essere verde, gialla o bronzo-oro, tendente al marrone, a seconda delle cultivar e del grado di maturazione.
  • Mesocarpo: è secco, dotato di fibre legnose, strettamente unito all’endocarpo legnoso e durissimo. Il mesocarpo presenta alla base 3 pori detti “occhi” e racchiude il seme. Si presenta marrone, secco e con fibre legnose. Ha uno spessore compreso tra 1 cm e 5 cm a seconda della varietà. Il guscio comincia a formarsi durante il quarto mese dopo l’impollinazione, circa otto mesi dopo l’impollinazione il guscio morbido indurisce e diventa marrone.
  • Endocarpo: è uno strato di tegumento sottilissimo di colore bruno che aderisce all’endosperma (la parte che viene consumata).
  • Endosperma: è la parte commestibile del cocco. Dopo circa cinque mesi, sottile e gelatinoso. Diventa gradualmente più spesso, fino a diventare duro e bianco, coperto all’esterno da uno strato marrone, saldamente aderente ad esso. Viene suddiviso in:
    • Endosperma solido: è la polpa fibrosa bianca del cocco, che aderisce perfettamente all’interno dell’endocarpo. È formato da uno strato spesso 1-3 cm che va a formare una cavità contente l’acqua di cocco.
    • Endosperma liquido (acqua di cocco): al centro dell’endosperma solido, nell’area vuota del frutto, è presente l’endosperma liquido, una sostanza liquida ricca di minerali, vitamine, oli a base di acido grasso laurico e carboidrati. È un liquido bianco opalescente, dolce e rinfrescante. L’acqua di cocco, di consistenza gelatinosa, è abbondante nel frutto acerbo ma viene gradualmente assorbita con il procedere della maturazione, trasformandosi in una spessa, consistente e solida polpa. L’endosperma liquido e quello solido vanno a formare il seme, che è la parte commestibile.

    Cocco varietà e calibro

    Il cocco essiccato può essere calibrato secondo la granulometria come segue:

    • Cocco essiccato extrafine: cocco essiccato di cui almeno il 90% del peso passa attraverso un setaccio a maglie quadrate di 0,85 mm e di cui il 25% al massimo del peso passa attraverso un setaccio con apertura di 0,50 mm.
    • Cocco essiccato fino: cocco essiccato di cui almeno l’80% del peso passa attraverso un setaccio a maglie quadrate di 1,40 mm e di cui il 20% al massimo del peso passa attraverso un setaccio a maglie quadrate di 0,71 mm.
    • Cocco essiccato medio: cocco essiccato di cui almeno il 90% del peso passa attraverso un setaccio a maglie quadrate di 2,80 mm ma di cui il 20% al massimo del peso passa attraverso un setaccio a maglie quadrate di 1,40 mm.
    • Cocco essiccato di altre dimensioni: comprende tutte le altre dimensioni, compresi i “tagli fantasia” o tagli speciali (ad es. fiocchi sottili, petali lunghi e sottili, pezzi extra-fancy, pezzi lunghi, pezzi standard etc.).

    Cocco valori nutrizionali

    Come tutta la frutta disidratata, il cocco è una buona fonte di fibre (11 g su 100 g di cocco disidratato). È inoltre ricco di importanti minerali, come rame, manganese, selenio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, zinco e apporta anche biotina (vitamina H). È un’ottima fonte di grassi e proteine, rappresentando un alimento fondamentale dell’alimentazione dei popoli dei mari del sud.

    Cocco curiosità

    La palma da cocco è probabilmente la più coltivata al mondo, nonché la più conosciuta e la più importante a livello economico. È l’albero nazionale delle Maldive ed è considerato il più importante del paese, al punto da essere incluso nel suo stemma. La linfa zuccherina che viene fatta sgorgare con opportuni tagli da alcune infiorescenze e dalla quale si ricava una bevanda alcolica nota come “Toddy” o “vino di palma”.

    Un’antica tradizione indiana vuole che, come buon auspicio per la riuscita di un matrimonio, una noce di cocco vada agitata attorno al capo dello sposo, quindi rotta e lanciata pezzo per pezzo in ogni direzione.

    In molti paesi tropicali il cocco è ritenuto il re dei vegetali, perché della pianta non si butta via nulla. La polpa è utilizzata a scopo alimentare e per produrre farine di cocco; da questa si ricava anche l’olio di cocco, un ingrediente estremamente versatile e dai molteplici utilizzi, che funge da mangime per animali ed è utilizzato in cosmetica per la produzione di saponi, schiume e creme da barba, in virtù del suo potere schiumogeno. Le fibre del mesocarpo sono utili per realizzare tappeti, corde, cappelli, spazzole e canestri e il latte viene impiegato sotto forma di creme e unguenti grazie alle sue proprietà emollienti e lenitive, che contribuiscono a mantenere la pelle morbida ed elastica. Il legno, infine, è impiegato nella produzione di mobili, per la costruzione di case rurali e nella copertura dei tetti delle capanne

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    Fonti

    Nutspaper Pitaya Cocco 2/2018

    I macro e micro nutrienti nella frutta secca, disidratata, nei semi oleosi e nei prodotti macinati, Francesca Buccella, NutsforLife Edizioni, 2020

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