Il Ben-Essere psico-fisico e il Microbiota Intestinale

Il Ben-Essere psico-fisico e il Microbiota Intestinale

Da quando nasciamo la nostra relazione con l’area dell’addome e con il nostro intestino, assume un ruolo di grande importanza; un’immagine simbolica, ma anche un campanello dall’allarme se qualcosa non va.  

Poi accade che, ad un certo punto, crescendo, ci dimentichiamo di quella consapevolezza e assumiamo comportamenti che vanno a ledere materialmente uno dei nostri organi più importanti.

Nonostante abbiamo coliche, dolori addominali, stipsi, gonfiori, difficoltà digestive, malassorbimenti, mal di testa ricorrenti, alterazioni del ciclo, aumenti di peso e alterazioni ormonali, sembriamo non troppo preoccupati nel sostenere quell’organo che rappresenta la vera centrale di comando, non solo il secondo cervello, come ormai anche la Scienza lo ha definito, ma anche come quel sistema in grado di comunicare con tutte le cellule del nostro corpo inviando informazioni agli organi.  

Il Microbiota Intestinale umano è stato definito dagli scienziati “un super organismo, con un numero di batteri che supera il numero totale delle nostre cellule e ha un ruolo importante nel determinare il nostro stato di salute. Se il delicato equilibrio che regola l’interazione tra microbiota e ospite (batterio) si altera, si rende possibile lo sviluppo di diverse patologie." (Convegno Aimes presso Spazio Nutrizione 8-11 Maggio 2017).

Ognuno di noi sviluppa quindi una relazione con il proprio microbiota di vera simbiosi, cioè vantaggiosa per entrambi e questo avviene fin dal momento del concepimento per poi rafforzarsi e rendersi sempre più autentico durante la gestazione e al momento della nascita.

E’ molto importante quindi seguire un’alimentazione appropriata anche durante la gestazione per fare in modo che il nostro microbiota possa svilupparsi in modo consono. Seppur a farla da padrone sono i fermenti: quali ad esempio il lactobacillus acidophilus e il lactobacillus bifidus ad aiutare la flora a rimanere in salute abbiamo diversi alleati: bacche e frutta ricche di fibre, mandorle, semi e farina di lino, radice di zenzero, pistacchi e albicocche disidratate. 

E’ bene sapere che, i batteri buoni, che popolano la nostra flora intestinale, sono importantissimi e svolgono un ruolo di protezione, sono parte integrante della potente barriera del sistema immunitario.  

Il loro compito è davvero importante, è proprio grazie a loro che i nutrienti dei cibi che mangiamo vengono o meno assorbiti, metabolizzati, sintetizzati. La flora batterica regola l’espressione del sistema immunitario, sostiene la peristalsi e protegge la mucosa intestinale, quindi l’intero organismo dalle aggressioni dei microrganismi patogeni che sono causa di infezioni.  

Se i microrganismi che popolano la nostra flora batterica non sono in armonia si verifica una fastidiosissima sindrome ormai nota ai più: la disbiosi intestinale o sindrome del colon irritabile.  

La buona notizia è che è possibile sostenere il microbiota con un’alimentazione adeguata e che è possibile riprogrammare la flora batterica intestinale.

Molto spesso però la nostra alimentazione non è poi così disastrosa, cerchiamo di stare attenti, di seguire le linee guida, di praticare attività sportiva, ciononostante incappiamo nei medesimi disturbi, che cos’è allora che interferisce con microbiota oltre all’alimentazione?

Lo Stile di Vita; e con esso tutti i pensieri negativi, le emozioni trattenute, la rabbia, la frustrazione, la tristezza, il dolore.

Sono passati millenni da quando le antiche medicine come quelle orientali, ma anche la scuola greca, senza esami diagnostici davano una lettura del nostro corpo, completa, integrata e se vogliamo olistica.

Grazie al Microbiota oggi sappiamo che non esiste cellula che non sia inserita in un ambiente e che questo ambiente determina la salute della cellula e viceversa. L’ambiente della cellula è la matrice extracellulare, il mesenchima, ovvero il tessuto connettivo embrionale. Ecco perché, di fronte ad una reazione cutanea, ad esempio, non possiamo limitarci a lavorare localmente, esclusivamente sul sintomo. La sua origine, sarà spesso a monte, mentre la pelle sarà solo il luogo dove il sintomo ha l’opportunità di esprimersi.

Già nel pre classicismo, Ermete Trismegisto nella "La tavola di Smeraldo" recitava: “Tutto ciò che è in alto è come ciò che è in basso, tutto ciò che è in basso è come ciò che è in alto. E questo per realizzare il miracolo di una cosa sola da cui derivano tutte le cose, grazie ad un'operazione sempre uguale a se stessa.”  

Questo vuole dire che abbiamo sempre saputo che tutto ciò che è esterno al corpo e tutto ciò che è interno al corpo sono interconnessi ed è in come avviene questo scambio che si manifesta l’equilibrio o meno della nostra salute.

Dalla Medicina Ayurvedica a quella Tradizionale Cinese, dagli Etruschi ad Ippocrate il messaggio è sempre stato chiaro, l’uomo è composto dalla triade: corpo, mente e spirito.

Per un corretto equilibrio e per ritrovare lo stato di benessere è necessario non perdere mai di vista questi tre aspetti, non importa se mediti o preghi o pratichi mindfulness o yoga. Non importa se sei vegano, vegetariano o onnivoro, non importa se sei un manager, un operaio, un agricoltore o una casalinga, l’importante è che tu sia consapevole di questi 3 aspetti che concorrono al tuo stato di salute in modo che, quando la vita ti metterà di fronte a delle scelte, ti presenterà delle difficoltà, ti porterà fuori dall’abitudinario, sarai in grado di rimanere in equilibrio.

L’occidente a causa del suo vivere nella frenesia ha perso molto, soprattutto nell’ “ascolto”, ma l’ascolto ha un ruolo basilare perché ci permette di “sentire” come stiamo, prima che sia troppo tardi, è il nostro termometro, la nostra spia che ci aiuta a tornare in carreggiata attingendo alle nostre risorse, al meraviglioso programma inserito in ogni organismo che è l’omeostasi, ovvero la costante condizione di ritorno all’equilibrio.

E come dice Tenzin Gyatso XIV Dalai Lama l’assurdità dell’Occidente “è che gli uomini perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.”

Perciò trattiamo bene il nostro intestino, nutriamo il nostro microbiota, alimentiamoci con consapevolezza, scegliamo le giuste frequentazioni, scegliamo di seguire il nostro destino, cerchiamo i nostri talenti e nutriamoli e poniamoci obbiettivi semplici e raggiungibili, se cambiare il mondo vi sembra impossibile, possiamo sempre partire da noi stessi ed essere quella famosa goccia.  

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Paola Di Giambattista per www.fruttaebacche.it

Naturopata, Nutritional Cooking Consultant

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