Come utilizzare i semi oleosi

Come utilizzare i semi oleosi

Utilizzo semi oleosi

Ti sei mai chiesto come utilizzare i semi oleosi? I semi oleosi più conosciuti sono i semi di zucca, i semi di chia, i semi di lino, i semi di sesamo e i semi di canapa tutti perfetti in cucina perché molto versatili e di facile utilizzo, ma possono essere consumati anche come spuntino e spezza fame.

Semi oleosi utilizzi

Da esperti di frutta secca e semi al naturale, noi di Frutta e Bacche abbiamo raccolto alcune idee su come utilizzare i semi oleosi, dalla merenda sana e gustosa agli utilizzi più creativi in cucina:

  • Condimento per yogurt o porridge: immergi i semi nello yogurt o nel porridge, insieme a frutta secca o frutta fresca a piacimento, per una colazione o una merenda golosa;
  • Granola di frutta secca e semi: puoi creare una deliziosa granola fatta in casa usando semi e frutta secca;
  • Barrette energetiche: i semi sono uno spuntino ideale prima dello sport, usali come ingrediente per preparare delle barrette energetiche pratiche e gustose da portare sempre con te;
  • Prodotti da forno e ricette: aggiungi i semi a minestrone, zuppe e insalate per aggiungere un tocco croccante alle tue ricette, tritali finemente per creare una gustosa panatura o ancora mescolali all’impasto di pane, crostini, grissini, crackers e qualsiasi prodotto da forno salato o dolce;
  • Budino ai semi di chia: metti i semi di chia in ammollo nella tua bevanda vegetale preferita e lascia riposare una notte in frigorifero, otterrai così un buonissimo chia pudding per una colazione 100% vegetale. Oppure puoi utilizzare la gelatina che si ricava dall’ammollo dei semi di chia come sostitutivo vegetale alle uova o addensante per creme e zuppe;
  • Ingrediente per frullati: metti i semi in un mixer con frutta fresca e latte o yogurt per preparare un freschissimo frullato;

Quali sono i semi oleosi

Esistono vari tipi di semi oleosi, fra i quali i più conosciuti sono:

  • Semi di zucca
  • Semi di girasole
  • Semi di canapa
  • Semi di chia
  • Semi di lino
  • Semi di sesamo
  • Semi di sesamo nero
  • Semi di papavero

Questi semi sono comunemente mangiati così come sono, al naturale o tostati, ma spesso vengono aggiunti anche negli impasti di pane e dolci, oppure usati come ingrediente in ricette di vario tipo o ancora aggiunti a gelati o yogurt come decorazione. Hanno un utilizzo simile anche i Semi di Finocchio, seppur non catalogabili fra i semi oleosi. I semi di finocchio, infatti, presentano un contenuto di olio relativamente più basso rispetto ai semi classificati come oleosi e vengono spesso utilizzati come spezia per aromatizzare prodotti da forno e zuppe o per preparare tisane.

Come conservare i semi oleosi

I semi oleosi necessitano di condizioni di conservazione adeguate, è infatti indicato riporli in luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di calore e umidità. Ecco alcuni consigli su come conservarli:

  • La condizione ideale per la conservazione dei semi oleosi è in ambiente refrigerato. Nonostante possano essere conservati a temperatura ambiente durante la stagione invernale, con il caldo estivo è sempre indicato conservarli in frigorifero, condizione ottimale sia per prodotti confezionati che non confezionati.
  • Il vetro si rivela il contenitore migliore in cui riporre i semi oleosi. Grazie alle sue capacità isolanti termiche, è in grado di mantenere per lunghi periodi la temperatura iniziale ed è impenetrabile ad agenti chimici e gassosi. Il vetro colorato, inoltre, favorisce il mantenimento delle caratteristiche nutrizionali ed organolettiche dell’alimento dal momento che evita l’entrata di alcune lunghezze d’onda di luce, come quella ultravioletta nel caso in cui il contenitore sia esposto al calore o alla luce.
  • La chiusura del contenitore con tappo ermetico evita il contatto dell’alimento con l’ossigeno, sfavorendo così l’ossidazione lipidica e lo sviluppo di batteri aerobi.

Calorie dei semi oleosi

L’apporto calorico dei semi non è trascurabile, tuttavia se inseriti in un’alimentazione equilibrata e in assenza di particolari condizioni di salute, si possono consumare quotidianamente. Attenendosi alle indicazioni dei dati LARN*, la porzione di semi oleosi è 30 g al giorno. A questo proposito, è sempre consigliabile consultare un medico, un nutrizionista o comunque il proprio specialista di fiducia per ricevere informazioni precise e personalizzate sul consumo dei semi oleosi.

C’è differenza tra semi oleosi e semi oleaginosi?

No, i semi oleosi sono conosciuti anche come semi oleaginosi.

I due termini indicano quei semi caratterizzati da un elevato contenuto di oli naturali o grassi, possono quindi essere utilizzati in modo intercambiabile. La sola differenza tra le due espressioni sta nel contesto in cui vengono impiegate. I semi oleosi sono semi particolarmente ricchi di oli, utilizzabili in vari settori come quello alimentare, industriale e cosmetico. Esempi comuni includono i semi di girasole, di lino, di sesamo e di zucca. I semi oleaginosi, invece, si riferiscono in modo più ampio a qualsiasi pianta o frutto da cui è possibile estrarre olio; quindi, non si limitano solo ai semi, ma includono anche altri frutti, come le noci.

Dove acquistare i semi oleosi online?

Su fruttaebacche.it puoi acquistare semi oleosi al naturale, non tostati e senza sale aggiunto. Da veri esperti, abbiamo selezionato i migliori semi oleaginosi e semi di finocchio, perfetti come spuntino o da utilizzare nelle tue ricette preferite. Scopri subito i semi oleosi selezionati per te:

Fonti:

https://www.nutridoc.it/articoli/semi-oleosi

*https://sinu.it/wp-content/uploads/2019/07/20141111_LARN_Porzioni.pdf

Enciclopedia della nutrizione – dalla A alla Z tutti i cibi che guariscono, M. Murray, J. Pizzorno, L. Pizzorno

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