Gravidanza: la vita Prenatale e i cibi “antistress”

Gravidanza: la vita Prenatale e i cibi “antistress”
“Esiste una gioia che nulla può turbare: quella di dare senza riserva, totalmente. Come sanno dare il sole, la pioggia, il vento, come dà la terra, come danno le madri: instancabilmente” Frèdèrick Leboyer

  Molto spesso poniamo la nostra attenzione sulla salute del bambino in senso fisico, durante la gravidanza ci preoccupiamo di monitorare attraverso i controlli e le ecografie se fisicamente tutto è a posto e tralasciamo il corpo della futura mamma e soprattutto le sue emozioni, i suoi pensieri, le sue gioie e i suoi disagi.

Dal momento del concepimento non ci sono due persone, ma una persona strettamente collegata all’altra, una persona che vive nell’altra e per l’altra. Insieme respirano odori, sapori, gusti, emozioni e pensieri. Sono talmente collegati da essere uno per l’altro come l’alternanza del buio alla luce, insostituibile e necessaria.

Prima di nascere il bambino ha già una sua struttura fatta di bisogni, desideri, tendenze interessi e orientamenti. Il suo modo di essere è così forte da esercitare la sua influenza sulla personalità della mamma, quasi a modificarla, quasi andandone a cambiare le percezioni, aprendo così un dialogo nuovo, intenso, esperienza che può essere bella ma anche traumatizzante.

Il fatto di non riconoscersi, di non avere più il controllo sul proprio corpo e sui propri pensieri è un qualcosa che va vissuto, spiegato e integrato per non spaventare. Alcune donne non hanno bisogno del “libretto di istruzioni” è come se fossero state mamme da sempre, per altre invece, il sostegno, l’apertura al dialogo a chi ha vissuto o sta vivendo momenti simili è importante e necessario.

Il rispetto di questo momento da parte della donna e di chi le sta intorno è un diritto, ma anche un obbligo poiché la relazione prenatale è all’origine della sicurezza di base, di quelle radici di quei valori, di quella integrità di cui sentiamo tanto parlare nei momenti bui della nostra vita o nei momenti di cambiamento, come nell’adolescenza o dopo un lutto o un grave allontanamento.

Capita a molte mamme di rimanere ad ascoltare il battito del proprio bambino, un rumore che culla e addormenta, quei rumori che si sentono nella propria pancia, quelle farfalle che permettono di rendersi conto che non siamo più sole. In questo periodo in cui l’allegria della mamma è l’allegria del feto è naturale capire che questa meravigliosa armonia sviluppa uno stato di benessere che supporterà il bimbo anche dopo la nascita.

La relazione tra mamma e feto viene indicata come relazione primaria ed è grazie al tipo di comunicazione che verrà instaurata che il feto imparerà a ricevere amore, accettazione o rifiuto.

Contatto, parola, canto, musica, l’abitudine a comunicare utilizzando i 5 sensi e in modo emotivo con il proprio bambino favorirà la relazione e l’armonizzazione.

Garantire al feto un’ambiente confortevole sia da un punto di vista emotivo che fisiologico è la promessa che tutte le mamme si fanno dal momento del concepimento, ma cosa si può fare in pratica, per accoglierlo al meglio?

Sicuramente il primo nemico da combattere è lo stress e ci sono davvero tanti fattori che possono scatenarlo, dentro e fuori di noi.

Sai che anche l’alimentazione che scegli di seguire in gravidanza può aiutare te e il tuo bambino ad affrontare più serenamente il parto, ma anche in un secondo momento lo svezzamento?

Tra cibi “antistress” da privilegiare durante la gravidanza, ricordati sempre di inserire le verdure verde scuro e viola: cavolo nero, asparagi, radicchio, spinaci (abbassano i livelli di omocisteina e aumentano l’apporto di fibra utile per il transito intestinale).

Parola d’ordine frutta secca, grazie al magnesio alle vitamine del gruppo B ed E, noci, nocciole, mandorle, mandorle pelate e pistacchi aiutano a rinforzare il sistema immunitario e danno un ottimo sostegno al sistema nervoso, da tenere sempre in borsetta specialmente per le mamme che lavorano). 

Un altro alimento importante, da non dimenticare sono i fiocchi d’avena, un utile apporto proteico a base vegetale, nutriente e sano. Stress alimentare a parte durante questo periodo la mamma, si trova a fare i conti con il proprio vissuto: situazioni familiari irrisolte, rabbia inespressa, condizionamenti ecc.

La mamma vive il cambiamento della gravidanza anche da un punto di vista endocrino e l’insieme dei mutamenti ormonali potrebbero influenzare i comportamenti o aggravare situazioni di ansia, di malessere e la sensibilità verso determinate situazioni o persone.

Questa condizione, va a peggiorare il già precario equilibrio della donna, specialmente nel primo stadio della gravidanza, quando si sta ancora abituando al suo nuovo corpo e alla sua nuova condizione, magari sta facendo i conti con le nausee e le paure che sono tipiche di questo periodo. La fisiologia stessa è messa a dura prova, in quanto, il sistema di adattamento viene compromesso; ecco che il surrene viene sovra stimolato e la produzione di cortisolo aumenta a danno delle ghiandole ormonali.

La situazione di sovra eccitamento da un punto di vista fisico viene alimentato dagli stimoli che provengono dai coinvolgimenti emotivi, una litigata, un’offesa o una reale stanchezza fisica. La neocorteccia viene stimolata dall’interno e viene “caricata” innescando una sorte di contrazione sugli organi interni.

Per ridurre lo stress, che mina la sfera cognitiva, una buona abitudine è quella di ricorrere alla visualizzazione, un modo attivo per suggestionare la mente attraverso diverse tecniche e pratiche molto facili da assimilare. Le più esperte potranno praticare la meditazione, ma quello che rimane efficace è l’utilizzo di suoni e immagini in grado di rilassare e far secernere alle ghiandole gli ormoni efficaci al rilassamento.

Indurre e guidare con una voce adatta seguendo le immagini, hanno un alto valore terapeutico e favoriranno l’apertura anziché la chiusura, permettendo al corpo e ai muscoli di distendersi e al sistema nervoso centrale di diminuire la tensione. Un buono stato di rilassamento non si può ottenere senza un respiro adeguato.

Nonostante lo stress sia sempre in agguato nella nostra società, la buona notizia è che la placenta non si lascia attraversare così facilmente dal cortisolo, fatta eccezione quando questa condizione diventa cronica. Lo stress “cattivo” cosiddetto distress riduce le risposte immunitarie e favorisce i processi infiammatori, motivo per cui dobbiamo far in modo di non entrare in questo circolo vizioso.

Una situazione di distress disturba l’endometrio, può in casi gravi arrecare danni al feto, riduce il flusso della placenta, inibisce l’azione di importanti ormoni della placenta, quali gli estrogeni, il progesterone e le prostaglandine. Una situazione di stress ricorrente inibisce la produzione di endorfine e somatrotropine e può condurre ad una iperattività dell’utero. Gli effetti possono raggiungere anche le viscere con trattenimento di feci e urine, vomito, ansia, dipendenza, suscettibilità e reazione eccessiva al dolore. Dopo il parto, più frequentemente, può condurre alla sindrome del Baby Blues, ovvero depressione post parto.

Gli effetti dello stress cronico possono manifestarsi anche sul bambino come alterazione della neuro-immuno-modulazione, ovvero una cattiva soglia di tolleranza allo stress da adulto, con il danneggiamento della ghiandola del timo, può produrre un ritardo di accrescimento, può portare all’aumento delle emoglobine del feto, alla riduzione del movimento del feto, dopo la nascita a rigurgiti più frequenti, coliche, difficoltà di adattamento.

Per ottenere il miglioramento della condizione di stress è necessario un rilassamento generale nello stile di vita della donna in gravidanza.

La mamma dovrà essere sostenuta attraverso le figure di orientamento, naturopata, counselor, ostetrica, psicoterapeuta a sviluppar le proprie risorse naturali, che la aiuteranno ad alleviare i fattori che sono stressanti per lei. Ovviamente se l’ambiente che circonda la donna è ritenuto stressante la donna dovrà essere “difesa” dalle persone negative o spiacevoli per lei che possono interferire in modo negativo. Le tensioni devono essere scaricate in modo adeguato.

Anche dopo il parto la donna va sostenuta, invitata a vivere la sua nuova socialità a frequentare gruppi di altre mamme per condividere, stimolando l’istinto materno. L’isolamento sociale è un potentissimo stressor, mentre il gruppo permette alla donna di unirsi ad altre donne simili a lei che “lottano” contro “nemici” comuni: ansie, paure, dubbi, ma anche poche ore di sonno, poco supporto familiare, stanchezza, una infinità di pannolini da cambiare. Il gruppo in questo caso ha valore affettivo e di protezione, rafforza la salute di relazione e prepara il bimbo stesso ad un buon terreno sociale. Un attento ascolto del corpo porterà la donna a rispettare i suoi nuovi ritmi, orari ed esigenze, rilasciando tensioni ricominciando piano piano a muoversi e riacquisendo fiducia nel proprio corpo e nel proprio aspetto.

Favorire l’ascolto attraverso un respiro consapevole è un buon metodo per calmarsi e rilassarsi completamente. Una mamma rilassata è un bambino potenzialmente rilassato. Rispettiamo la placenta e il ruolo di protezione e nutrizione, favoriamo la sessualità come nutrimento energetico di donna e bambino e come legante della coppia, supportiamo la capacità immaginativa che stimola piacere e quindi endorfine che aiutano a prevenire lo stress, alimentiamo le risorse cognitive che permettono di accedere al “qui ed ora” e di superare gli imprevisti e le situazioni più difficili.

La gravidanza è armonia e disordine, agitazione e tranquillità, mistero e conoscenza. La gravidanza è un lento e continuo divenire per 9 mesi, è l’Essenza che si veste dei 5 elementi da quello più sottile- l’aria- a quello più avvolgente -l’acqua con il liquido amniotico, oceano intrauterino che protegge, nutre e avvolge quello che di più caro la futura mamma abbraccerà, la sua creatura, essere perfetto e divino, anima incarnata vestita della sua essenza.  

(Cit)

Bibliografia Tesi Paola Di Giambattista Gravidanza un viaggio meraviglioso verso la vita

Venire al mondo e dare alla luce-Verena Schmid

Conoscere il carattere del bambino prima che nasca-Soldera Yoga per il parto-J.Balaskas L’abbraccio sonoro in gravidanza-Paola Ulrico Citterio

www.lagravidanza.it

www.lagravidanzaonline.it

www.novemesi.com

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Paola Di Giambattista per www.fruttaebacche.it

Naturopata, Nutritional Cooking Consultant

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