Nocciole: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarle

Nocciole: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarle

Nocciole

La memoria dei nonni custodisce le parole, i ricordi, i sapori di un tempo passato: come il sapore rotondo e profumato delle Nocciole, oggi così apprezzate anche dai più piccoli!

Conosciuto con il nome scientifico di Corylus avellana, il nocciolo ha trovato il suo habitat naturale in Europa e nell’America del Nord. Proprio questo nome deriva dai luoghi di maggior coltivazione: Avellino in Italia e Abella in Turchia.

Scopriamo insieme tutti i segreti e le caratteristiche delle Nocciole.

Nocciola

Cosa sono le nocciole?

Le nocciole sono frutta secca. Sono il frutto della pianta Corylus avellana, specie originaria dell’Asia minore oggi diffusa in tutto il mondo. Proprio il nome della specie, Corylus avellana, deriva dai luoghi di maggiore coltivazione: Avellino in Italia e Abella in Turchia.

Aspetti botanici

Allo stato naturale il nocciolo assume un aspetto cespuglioso; sono piante molto ramificate, dell’altezza massima di 5-6 metri. Il tronco presenta una corteccia liscia e compatta e il legno è di colore bianco-rossastro, senza variazioni intense di colore. Le foglie sono di forma ovale e arrivano anche a 10 cm di larghezza, hanno il margine seghettato, mentre la lamina è ruvida, con evidenti nervature. I fiori si formano d’estate e giungono a completa fioritura d’inverno.  

I frutti del nocciolo

Le nocciole crescono a grappolo di 2 o 4, protette da foglie verdi che ricoprono il frutto fino all’estremità, per poi diventare di colore bruno una volta raggiunta la maturazione. La raccolta delle nocciole inizia nella seconda metà di agosto, quando il frutto giunge a piena maturazione.  

Produzione e lavorazione delle nocciole

Il processo per raccogliere le nocciole in un’unica fila si chiama andatura e può essere manuale, con dei rastrelli, agevolata, con soffiatori o meccanica, con tre macchine trainate. Le tappe fondamentali del processo di produzione della nocciola, comuni alle nocciole in guscio e a quelle sgusciate, sono:

  1. Cernita e lavaggio. Le nocciole sono scaricate nella vasca di lavaggio con acqua. Qui le nocciole galleggiano mentre altri corpi estranei, quali terra e sassi, cadono sul fondo.
  2. Essiccazione. L’essiccazione naturale avviene su pavimentazione in cemento o graticci, dove le nocciole vengono esposte al sole. Oggi molte aziende sono dotate di essiccatori che lavorano ad aria calda con movimento continuo del prodotto, per una durata che va dalle 10 alle 20 ore.
  3. Conservazione. Dopo l’essicazione le nocciole vengono immesse in magazzini per lo stoccaggio. E’ importante che in questi locali l’umidità sia contenuta a bassi livelli.
  4. Calibratura. E’ un’operazione eseguita utilizzando un attrezzo meccanico con fori da 14 a 20 mm.
  5. Sgusciatura. La sgusciatura si esegue con due cilindri di cui uno fisso e l’altro mobile, che provocano la rottura del guscio.
  6. Selezione. Vengono tolti i semi neri, raggrinziti, rancidi, intaccati da insetti e in qualche modo alterati.
  7. Calibratura. Se vengono richiesti calibri precisi le nocciole subiscono un secondo processo di calibratura.
  8. Tostatura. E’ il trattamento in forno a 115 °C per 30 minuti delle nocciole, che acquistano aroma e sapore pronunciati.
  9. Conservazione. La conservazione delle nocciole sgusciate avviene presso i grandi magazzini di lavorazione, in sacchi da 1 tonnellata ciascuno, all’interno di celle frigorifere.  

Paesi di produzione delle nocciole

I luoghi di maggiore coltivazione sono l’Italia e la Turchia. Storicamente, in Italia, la coltivazione di nocciole si localizza in Campania, principale produttore, nel Lazio, in Piemonte e in Sicilia.

Le principali varietà in Italia sono le seguenti:

  • Nocciola Piemontese o nocciola delle Langhe: è la nocciola coltivata nel territorio piemontese, i cui frutti maturano precocemente ai primi di agosto. La sua forma tonda la rende indispensabile per i prodotti dolciari che necessitano di frutti interi ed è considerata la miglior nocciola italiana.
  • Nocciola Tonda gentile Romana e Nocchione: hanno origine dalla zona dei Monti Cimini e sono le più importanti coltivazioni del Lazio. Il frutto è di grosse dimensioni e viene utilizzato per il consumo fresco e per l’industria.
  • Nocciola Tonda di Giffoni: è largamente diffusa nell’avellinese e in provincia di Salerno, è particolarmente adatta alla trasformazione industriale ed è pertanto fortemente richiesta dalle industrie per la produzione di pasta e granella e per le specialità dolciarie.
  • Nocciola Mortarella: varietà tipica campana, con guscio sottile e seme molto aromatico e di ottimo sapore.
  • Nocciola San Giovanni: è tipica del Napoletano e dell’Avellinese e grazie alle buone caratteristiche organolettiche è l’ideale per consumarla fresca.

La produzione in Turchia è concentrata in due regioni: la First Standard Region (nella parte est del Mar Nero) e la Second Standard Region. Le nocciole turche sono classificate in tre tipi:

  • Giresun: appartengono a questa classe tutte le nocciole coltivate nella regione del Giresun e ai confini con la regione Trabzon. Hanno un aroma particolarmente gradevole.
  • Akçakoca: sono le nocciole coltivate nella regione o ovest del Mar Nero, sono molto adatte ad essere impiegate nell’industria dolciaria.
  • Levant: le nocciole coltivate nelle restanti regioni della Turchia.  

Nocciole valori nutrizionali

Le Nocciole, in particolare le Nocciole Sgusciate sono un alimento ad alta densità calorica (639 kcal per 100 g di prodotto) per questo motivo si consiglia sempre un consumo moderato e consapevole. Sono ricche di fibre oltre che fonte di vitamine e minerali, tra i quali i più abbondanti sono: Manganese, Rame, Vitamina E, Biotina (Vitamina B8), Riboflavina (Vitamina B2) e Magnesio. Le nocciole sgusciate sono ricche di grassi insaturi, i cosiddetti grassi buoni, e contengono acido oleico (45 g/100g). L’acido oleico è un grasso insaturo e la sostituzione nella dieta dei grassi saturi con grassi insaturi contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue.  

Curiosità

Nell’antichità il nocciolo si è conquistato un posto d’onore non solo per le proprietà nutrizionali dei suoi frutti, già conosciuti in epoca greca e romana, ma anche proprietà magiche, benefiche non solo per l’uomo ma anche per l’ambiente. Si tratta della rabdomanzia che predilige rami di nocciolo per cercare l’acqua nel sottosuolo. In Cina invece le nocciole sono considerate un cibo sacro. Infine in ambito curativo, il medico e botanico greco Dioscoride sosteneva che servissero come rimedio contro il morso di animali velenosi.  

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Fonti:

Nuts Book

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