Qual è la differenza tra datteri freschi e secchi?

Qual è la differenza tra datteri freschi e secchi?

Differenza tra datteri freschi e secchi

Vi è mai capitato di chiedervi qual è la differenza tra datteri freschi e datteri secchi? Si tratta in entrambi i casi dello stesso frutto, il dattero, che viene prodotto dalla pianta Phoenix Dactylifera L. nelle oasi desertiche; tuttavia, le due varianti del frutto si differenziano sotto vari aspetti. Da esperti di frutta disidratata al naturale senza zuccheri aggiunti, in questo articolo spieghiamo nel dettaglio la differenza tra datteri freschi e secchi.

Datteri freschi o secchi

I datteri sono botanicamente definiti drupe o bacche, crescono in grappoli sulle palme da dattero e sono estremamente variabili nella forma e nelle dimensioni. La prima distinzione da fare è che i datteri freschi sono appunto i frutti freschi che in seguito alla raccolta non sono sottoposti a processi di essiccazione. I datteri secchi invece sono invece frutti che vengono disidratati con tempi e metodi diversi.

datteri freschi

I datteri freschi possono essere conservati in celle frigorifere a circa -20°C per diversi mesi senza alterarne il gusto, confezionati in scatole di cartone e consumati in diversi stadi di maturazione. Solitamente sono conservate allo stadio fresco le seguenti varietà:

  • Deglet
  • Khatari
  • Halima
  • Saiedi

Inoltre, alcune varietà, come la Berhi e la Hiann, vengono commercializzate fresche.

I datteri secchi invece non hanno bisogno di refrigerazione: una volta essiccati al sole, vengono conservati in sacchi di juta. Per aumentare la concentrazione degli zuccheri e renderli così dolci, quasi tutti i datteri vengono fatti essiccare al sole. Tra le varietà di datteri essiccati spiccano i datteri Medjoul. Il Medjoul è il Dattero frutto del fiume Giordano. Grande, morbido e dolce il dattero Medjoul varia nel colore da marrone chiaro a scuro, a seconda dell’area d’origine. Il Medjoul non è unico solo per la sua dolcezza, ma anche per la sua succosità senza pari. Ogni dattero essiccato pesa 15-23 grammi e i datteri sono disponibili da ottobre fino a febbraio.

A livello visivo la differenza tra datteri freschi e datteri secchi è evidente: i datteri secchi si presentano più scuri e piuttosto grinzosi, con una forma oblunga irregolare, mentre i datteri freschi sono lisci e perfettamente cilindrici.

Occorre inoltre ricordare che il processo di essiccazione fa sì che, a parità di peso, i datteri secchi abbiano una maggiore concentrazione di minerali, vitamine e zuccheri rispetto ai datteri freschi. Si tratta quindi di frutti altamente energizzanti ma che, se consumati senza moderazione, possono portate a un eccesso calorico. Per evitare questa situazione, la porzione giornaliera consigliata di datteri essiccati è di 30g, come da indicazioni delle Linee Guida per una Sana alimentazione.* I datteri freschi inoltre apportano più liquidi rispetto ai datteri secchi, in quanto il processo di essiccazione elimina la maggior parte dell’acqua contenuta nei frutti. D’altro canto, la presenza di liquidi rende i frutti maggiormente deperibili, quindi i datteri secchi si conservano più a lungo dei datteri freschi.

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Fonti:

Nutspaper – periodico di informazione sulla frutta secca; 2/2012: Datteri – energia e dolcezza dal frutto più antico del mondo.

https://www.salute.eu/2011/06/08/news/frutta_disidratata_buona_e_salutare_come_quella_fresca-266859854/

*Microsoft Word - Linee Guida Sana Alimentazione 2018 -Nov-2019_B4.docx (crea.gov.it)

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